PREMIO ANDERSEN
COME MIGLIOR LIBRO OLTRE I 15 ANNI
“Per una storia che, con competenza e profonda sensibilità e delicatezza, affronta il tema delle scelte e degli affetti, soffermandosi coraggiosamente sulle dinamiche emotive intorno a una maternità inattesa. Per la capacità di riportare sulla pagina un linguaggio adolescente, senza forzature.”
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“Un bimbo dentro. Invisibile, eppure così presente. Chiuso nella mia pancia che da fuori sembra piatta come sempre. Ad appoggiarci la mano non si sente niente, a parte qualche borbottio, come quando appoggi la mano sulla pancia di un cane che dorme. Eppure pesa tantissimo. È come una bomba a esplosione rallentata. Qualcosa che mi resterà addosso anche quando la mia pancia sarà tornata piatta e vuota, ma vuota davvero. Qualcosa in base alla quale tutti mi giudicheranno. Fosse solo questo…Qualcosa sulla cui base giudicherò in futuro me stessa e tutta la mia vita.“
Perla è una ragazza sportiva. La sua prima e unica passione è la corsa e le riesce anche molto bene. Ha un’amica carissima, Allegra, con cui condivide gioie, dolori e chili di gelato. E ha una strana reazione ogni volta che incontra Cesare, un ragazzo poco più grande di lei, anche lui impegnato nell’atletica agonistica. Una sera, alla Festa dello Sport, complice l’alcol a cui Perla non è abituata, la ragazza si trova per la prima volta al centro dell’attenzione di Cesare. Troppo. Giorni dopo scopre di essere incinta e scopre che la sua spensieratezza potrebbe finire così. Che cosa fare?