Una cittadina anonima della provincia americana. Un’estate straordinariamente torrida. Un microcosmo di donne, impiegate presso gli uffici di una fabbrica locale. Tra queste Isabelle, ancora giovane, che tenta di celare il proprio misterioso passato dietro una facciata di decoro e perbenismo; e la figlia Amy, timida adolescente con un segreto che invece non riesce a tenere nascosto. Il rapporto tra le due è teso, intessuto di cose non dette, di una reciproca incomprensione che si trasforma in aperta ostilità quando la madre scopre nella figlia l’esuberanza e la voglia di vivere che un tempo erano state le sue, lo stesso desiderio di darsi a un altro e di essere amata. Il mondo di Amy e Isabelle crolla violentemente all’improvviso, e dopo un toccante e impietoso confronto e una notte drammatica niente sarà più come prima. Intorno a questo conflitto altri grandi e piccoli drammi si scatenano a Shirley Falls: un’adolescente resta incinta, viene avvistato un ufo, una ragazzina scompare, e la saggia ed enorme Fat Bev tribola ogni giorno nel suo ruolo di paciera e consulente dilettante per ogni problema.
«Una materia letteraria incandescente».
Manuela Grassi, «Panorama»
«Assolutamente affascinante».
«New York Times Book Review»
«Uno stupendo romanzo d’esordio».
«Newsweek»
«Un romanzo di luminosa integrità e brillante humour sul coraggio e le scelte difficili di quella che chiamiamo “vita comune”».
Alice Munro
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Elizabeth Strout
Vive a New York con il marito e la figlia.
Ha insegnato letteratura e scrittura al Manhattan Community College per dieci anni e scrittura alla New School. Suoi racconti sono apparsi in numerose riviste, tra le quali il «New Yorker».
Con Amy e Isabelle, acclamato da pubblico e critica, e vero e proprio caso editoriale, il suo primo romanzo, è stata finalista al PEN/Faulkner Prize e all’Orange Prize, e ha vinto il Los Angeles Times Art Seidenbaum Award per l’opera prima e il Chicago Tribune Heartland Prize.
Con Olive Kitteridge ha vinto nel 2009 il Premio Pulitzer.
(a cura di Wuz)