Il 20 maggio 2014, la scrittrice Simonetta Agnello Hornby ha incontrato gli studenti del liceo Machiavelli – Capponi di Firenze.
Abbiamo intervistato Bianca, una delle studentesse che hanno preso parte all’evento.
Ecco la sua recensione dell’incontro:
“Durante l’incontro tenutosi a Firenze del 20 maggio, Simonetta Agnello Hornby si definisce più volte “siciliana” ancor prima che “italiana”, sottolineando l’importanza per qualsiasi emigrato, anche molti anni dopo la partenza, di ricordare le proprie origini, le proprie radici culturali ed affettive nel momento dell’addio alla terra natia; addio che, sebbene in un certo qual modo possa essere considerato temporaneo grazie alle moderne tecnologie, si dimostra – positivamente –definitivo nella fusione delle due identità culturali che l’autrice de “La mia Londra” ribadisce più volte durante l’incontro, dimostrando come la cultura mediterranea, cioè quella nativa, e una cultura fortemente anglosassone, quella d’adozione, siano solo all’apparenza inconciliabili.
L’esperienza di vita di Simonetta Agnello Hornby (che condivide generosamente con noi ascoltatori non senza una punta di ironia), ulteriormente descritta nel libro presentatoci, diviene agli occhi di un pubblico giovane e prossimo alla maturità scolastica un ottimo esempio non solo di una società ideale in cui culture diverse formano un miscuglio equilibrato (nel senso scientifico del termine, cioè mescolanza di elementi eterogenei), ma anche un’illustrazione terribilmente attuale della condizione di molti giovani italiani che sognano – o vi sono costretti per motivi economici – l’espatrio all’estero, sia esso per lavoro o per studio. Infine, però, al contrario delle insistenti voci che si sentono al riguardo, la storia della scrittrice dimostra come questa possa essere nonostante tutto una meravigliosa avventura da intraprendere, pur sempre conservando nel cuore e nella mente le nostre origini.”