Nel mese di Ottobre, abbiamo incontrato due scuole.
Siamo veramente soddisfatti del risultato raggiunto: sono davvero tanti i riscontri positivi che docenti studenti ci hanno inoltrato a seguito degli eventi.
Ci hanno colpito in particolare le mail di Marta e di Giulia, che ci hanno chiesto subito altri titoli e si sono letteralmente tuffate nella lettura di altri libri degli autori che hanno incontrato.
Complimenti a TUTTI i ragazzi!
Il primo evento si è tenuto l’8 ottobre con lo scrittore Luigi Ballerini presso una scuola media di Andezeno (TO). I ragazzi, che durante l’estate avevano letto “La signorina Euforbia, maestra pasticciera” (Premio Andersen 2014), hanno intervistato Luigi. Ecco le recensioni dell’incontro scritte da Beatrice, Anastasia e Daniele
“La mattina dell’8 ottobre tutti noi delle classi prime della Scuola Secondaria di Andezeno ci siamo riuniti nel salone polivalente per incontrare lo scrittore Luigi Ballerini. Le ore passate con lui sono state molto interessanti: ci è stato permesso di esprimere liberamente la nostra opinione sul suo libro, ponendogli numerose domande.
Dalle sue risposte abbiamo capito quali aspetti del libro possono piacere o meno alle persone, cercando di soffermarci su quelli che più hanno colpito ognuno di noi. Il nostro discorso ha messo in evidenza anche le difficoltà oggettive incontrate dall’autore stesso, compresa la scelta del giusto editore per la pubblicazione del libro. Tutti aspetti questi ai quali io non avrei dato peso avvicinandomi ad un testo, ma ora nell’immergermi nella lettura di un nuovo libro ne terrò certamente conto, prima di formulare un giudizio affrettato.
Beatrice, classe I B”
“Tutte le classi prime della nostra scuola sono andate nel salone polivalente per conoscere lo scrittore Luigi Ballerini, autore del libro La signorina Euforbia, consigliato a noi alunni come lettura estiva.Lo abbiamo letto con piacere: questo è il genere di libri che più o meno ci interessa. Bé, a dire la verità, l’inizio ci sembrava un pochino difficile, ma poi, mano a mano che la lettura proseguiva, ci siamo appassionati alla storia di Euforbia.Ci siamo divertiti molto a incontrare uno scrittore. Potrebbe capitarti una volta sola nella vita: che sia famoso oppure no, non importa, intanto puoi dire di aver conosciuto uno scrittore .Abbiamo posto alcune domande a Luigi Ballerini e ora abbiamo deciso di metterle per iscritto, ovviamente aggiungendo anche le sue risposte, in modo che anche i più distratti o quelli assenti quel giorno si possano appassionare come noi a questo libro e a questo incontro che è stato davvero grandioso.
Dove ha preso l’ispirazione per scrivere la storia della Signorina Euforbia?
Ho preso l’ispirazione per il mio libro dalla vita di tutti i giorni.
Ha un luogo o un momento preferito della giornata per scrivere?
Di preciso non ho un luogo preferito per scrivere: seguo la mia ispirazione e approfitto delle pause lavorative per scrivere le idee per i miei libri.
E’ stato lei a scegliere le illustrazioni presenti nel libro o il suo editore?
Io ho mandato il mio libro alla casa editrice, le illustrazioni sono state scelte da loro seguendo ovviamente le descrizioni dei personaggi che erano presenti nel libro.
Perché ha scelto un nome così particolare per la protagonista?
Bella questa domanda, me l’aspettavo! E’ curioso: ho scelto questo nome quando annaffiando le piante sul mio balcone con mia moglie, ne ho notata una strana e le ho domandato come si chiamasse.
La risposta mi ha stupito ed ispirato: Euforbia, una pianta velenosa. Bè, a me mancava giusto il nome della protagonista ed era divertente chiamare come una pianta velenosa un personaggio che di professione era pasticciera.
Che emozione parlare con uno scrittore! Luigi Ballerini ci ha firmato la nostra copia del libro. Poi lo abbiamo ringraziato e siamo tornati in classe.
Anastasia e Daniele, classe I B”
Il 22 e il 23 ottobre, abbiamo organizzato due eventi presso la scuola media bresciana Santa Maria di Nazareth. Le classi prime hanno incontrato Luigi Ballerini (anche in questo caso sul libro La signorina Euforbia), mentre le seconde e le terze hanno incontrato Antonio Ferrara (Ero cattivo).
Anche qui, entrambi gli incontri si sono rivelati un vero successo.
Ecco le recensioni degli studenti bresciani:
“Il 23 Ottobre abbiamo incontrato, presso il nostro istituto Santa Maria di Nazareth, Antonio Ferrara autore di numerosi libri per ragazzi tra cui “ERO CATTIVO” . Durante l’estate abbiamo letto il racconto, per prepararci così all’incontro con l’autore per confrontarci riguardo le emozioni provate durante la lettura del suo testo o semplicemente per chiedergli qualche curiosità. Infatti ci ha fatto riflettere su delle tematiche adolescenziali come il rifiuto, i litigi, l’emarginazione, i problemi familiari, la delusione, ma anche la volontà e la capacità di cambiare.
Angelo, ragazzino combina guai che si sente “minacciato” dai suoi amici di essere considerato un bravo ragazzo, non aveva mai fatto niente di così terribile fino a quando, a causa di un suo scherzo, la professoressa Balducci muore. Per questo viene immediatamente trasferito in una comunità riabilitativa, gestita da Padre Costantino. Qui consce tre suoi coetanei: Nicola, Leo e Mara, che lo accompagnano in questo suo cammino di recupero dove capisce di aver sbagliato e inizia a vedere la vita da un’altra prospettiva.
Durante la lettura del libro abbiamo provato le emozioni che i personaggi ci hanno trasmesso tramite le loro avventure, coinvolgendoci nei loro problemi. L’insegnamento che abbiamo colto è il fatto che Angelo sia riuscito a raggiungere e realizzare il suo obiettivo: cambiare diventando un ragazzo responsabile in modo da non commettere gli errori che aveva compiuto in passato.
Durante l’incontro ci sono stati momenti di riflessione, ma anche tante risate! Antonio Ferrara è una persona molto spiritosa e sorridente che racconta in modo ironico alcuni momenti della sua vita.
“In una giornata estiva avevo programmato un incontro in una scuola elementare per presentare un dei mie tanti libri. Quando arrivai ad accogliermi c’era una bambina magrolina e piccolina . Mi prese per mano e mi trascinò per tutto il corridoio fino ad arrivare in un’aula dove, schierati contro al muro, c’erano dei bambini che avevano sopra le loro testoline un ritratto di come si immaginavano il mio aspetto!”
Abbiamo fatto molte domande, ma quella che ha suscitato più interesse è stata “Perché hai deciso di far morire Mara?” Antonio Ferrara ci ha risposto “Volevo creare un colpo di scena, un ostacolo, nella storia per suscitare emozioni forti”. Le risposte che l’autore ha dato ci hanno fatto capire che per poter scrivere questo libro ha dovuto immedesimarsi nel pensiero di noi adolescenti, che non è facile! Infine, per concludere in bellezza, abbiamo avuto il privilegio di far autografare i nostri libri dallo scrittore stesso.
Approfittiamo per ringraziare coloro che hanno permesso tutto questo, un grande abbraccio ad Antonio Ferrara che ci ha regalato la sua disponibilità e per concludere ringraziamo la dottoressa Gastaldi con cui stiamo avendo corrispondenza e speriamo di tenerci in contatto.
Ginevra e Marta”
“UNA GIORNATA SPECIALE
Giovedì 23 Ottobre è arrivato alla scuola Santa Maria di Nazareth lo scrittore Antonio Ferrara. Antonio vive a Novara con sua moglie, sua figlia e i due gatti. Ha 57 anni e ha cominciato la sua carriera a 41. Ha scritto e illustrato 87 libri, uno dei quali ci è stato assegnato da leggere per le vacanze estive: “Ero Cattivo”. Questo libro ha vinto il premio Andersen per la categoria over 15, parla di angelo, che ha un grosso problema: lui è cattivo, lo è sempre stato e lo rimarrà sempre (o almeno cosi crede lui) Ma assieme ad un prete un po’ strano, a degli amici e al suo caro cane Selvaggio; riuscirà a completare il suo cammino e a tornare a casa.
L’ incontro comincia con un racconto dello scrittore su una sua interessante esperienza. Antonio era appena arrivato a Torino in una scuola ottocentesca e viene accolto da una bambina magra e sicura di se che gli punta il dito contro e gli chiede “Sei tu Antonio Ferrara?” e “Sei tu lo scrittore?”. Lui risponde intimorito di sì e la bambina lo prende con sé e lo porta in classe. Una volta arrivato si trova davanti una fila di bambini che sulla testa reggono dei ritratti. Antonio, vedendoci perplessi, e anche un po’ divertiti, ci spiega che la maestra “matta da abbracciare” aveva detto ai bambini di fare un suo ritratto basandosi su quello che avevano capito dal libro letto. Lui quindi si è paragonato a Napolitano mentre passa in mezzo alle truppe, solo che al posto dei soldati ci sono dei quadri davvero strani: alcuni lo descrivono come un semplice impiegato; altri con i rasta; una cresta blu punk e uno on un gonnellino scozzese con tutti i peli sui polpacci.
Dopo risate e commenti ci incita a fare domande guardando una telecamera invisibile e chiamandoci tutti Jenny.
Avendogli fatto parecchie domande abbiamo saputo che: la storia è ambientata in una comunità perché lui ci ha lavorato veramente per sette anni con ragazzi “presunti cattivi”, che la morte di Mara ha un motivo preciso che per scrivere lui prende un ragazzo; gli mette un problema enorme sulle spalle e gli dice: “ecco, adesso vediamo come te la cavi!” e molto altro ancora.
Una volta conclusa la fase delle domande ci ha raccontato alcune curiosità, come ad esempio quando ha scritto il primo libro. Il racconto comincia con sua figlia che all’ età di otto anni porta in casa un gattino batuffoloso nero e bianco che chiama Simba. Dopo vari tentativi della bambina Antonio, allergico al pelo del gatto, accetta di tenerlo. L’ unico problema è che dopo soli cinque minuti questo gattino comincia a fare puzzette, talmente forte che fa appassire il Ficus Benjamin, la pianta preferita di sua moglie. E’ da questa strana e divertente vicenda che lui trae il suo primo libro: “Puzzillo gatto gentiluomo”.
Alla fine ci ha presentato altri suoi libri oltre a “Ero Cattivo, come ad esempio “Batti il muro”, che parla di una bambina che viene chiusa nell’armadio tutti i pomeriggi dalla mamma pazza, oppure “Scappati di mano”, un libro scritto in collaborazione con uno psicologo. Oltre a questi ci sono “Nemmeno un giorno e “Il ragazzo e la tempesta”, tutti scritti in prima persona così che il lettore, leggendo, si identifichi come il personaggio.
Questo incontro è stato molto bello e divertente, Antonio Ferrara è stato bravo e davvero simpatico, ma soprattutto è stato capace di arrivare al cuore di noi ragazzi. Quando leggeva lui non era più “Antonio Ferrara”, ma diventava il personaggio.
In conclusione ci siamo salutati e ci siamo fatti fare un autografo sul libro.
Giulia”
“Un incontro importante
Mercoledì mattina è venuto a farci visita lo scrittore Luigi Ballerini.
L’ incontro, avvenuto in aula lim, è durato un’ora e mezza e lo scrittore ha risposto alle nostre domande.
Luigi Ballerini è uno psicanalista, è nato in Liguria e vive a Milano.
Ha iniziato a scrivere all’età di quattordici anni e per scrivere i libri prende ispirazione dalla vita di tutti i giorni e anche dagli incontri con i ragazzi nelle scuole.
Il suo libro preferito è “Vacanze all’isola dei gabbiani”, mentre quello più bello che ha scritto e pubblicato è “Io supereroe”.
Nella sua carriera Luigi Ballerini ha scritto molti libri e ne ha pubblicati circa 14, tra i quali “La signorina Euforbia” un racconto che parla di Marta, una bambina che si iscrive ad un corso di pasticceria dove la proprietaria crea pasticcini su misura per le persone e per le occasioni particolari.
Il prossimo libro che pubblicherà è “Io sono zero” che parla di un ragazzo che vive in un laboratorio e un giorno accidentalmente si apre una porta e lui esce a scoprire il mondo.
Secondo me il libro “La signorina Euforbia” è stato interessante e divertente, ma un po’ triste alla fine e vorrei leggere “Io supereroe”.
Mi è piaciuto molto incontrare Luigi Ballerini, perché è uno scrittore conosciuto che scrive dei bei libri adatti alla mia età.
Matteo”
“Incontro con Luigi Ballerini
Luigi ballerini vive a Milano ed è uno scrittore di libri per ragazzi che lavora come psicoanalista.
Ha pubblicato 16 libri ma ne ha scritti molti di più.
Durante le vacanze estive ho letto “La Signorina Euforbia” e il 22 ottobre l’ autore ci è venuto a trovare alla nostra scuola. Durante l’ incontro ci ha spiegato come nasce un libro.
Lui prende ispirazione da storie vere o dalla realtà.
Gli scrittori sono molto curiosi e fantasiosi.
Il suo libro preferito è “Vacanze all’ isola dei gabbiani”.
Il nome Euforbia nasce dal fatto che sua moglie stava innaffiando una pianta di nome Euforbia.
L’ ultimo libro che verrà pubblicato a febbraio si intitola “Io sono Zero” e racconta la storia di un ragazzo che per molti anni vive in una stanza solo con apparecchi elettronici. Un giorno una porta si apre e scopre la bellezza del mondo.
Noi ragazzi abbiamo avuto l’opportunità di fare delle domande alle quali lo scrittore ha risposto con semplicità ma chiaramente.
È stata un’ occasione unica incontrare Luigi Ballerini, perché è stato bello sapere come nasce un libro. La signorina Euforbia è un libro molto curioso e goloso, mi ha invogliato a leggerlo fino alla fine.
Ho trovato molto vicini alla realtà Matteo e Marta ed in particolare Matteo mi ha suscitato simpatia.
Pur non essendo molto bravo a scuola, ha trovato la sua capacità nel creare pasticcini speciali.
Elisabetta”